venerdì 20 maggio 2011

Domani è il grande giorno, tutto pronto per la finale!

A Motherwell non c'è altro argomento in nessun luogo pubblico, i tifosi stanno pianificando il breve esodo verso Glasgow, al Fir Park la tensione è palpabile: domani è il grande giorno, alle 16 il Motherwell scenderà in campo per la partita dell'anno, forse del decennio, la finale di Scottish Cup!
Come è stato più volte detto dai protagonisti, e nel nostro piccolo anche su questo blog, il Well sta inseguendo un sogno, la finale è un'occasione irripetibile, forse unica, ma dopo un percorso di questo tipo e una finale che si disputerà contro una delle due grandi di Scozia, il Celtic, non ha nulla da perdere e potrà giocare con quella leggerezza necessaria per ottenere le grandi imprese.
Il Celtic ha una rosa e un potenziale sulla carta assolutamente fuori portata per gli Steelmen, ma in questa stagione i ragazzi in "claret and amber" hanno già dimostrato di poterli mettere in difficoltà, come nella vittoria per 2-0 ottenuta a fine febbraio in campionato, partita risultata poi decisiva per la qualificazione del Motherwell alla Top Six.
Stuart McCall
© Motherwell FC
"Nessun pronostico ci vede favoriti, ma spesso il calcio, lo sport in genere, riserva delle sorprese. Personalmente ho vissuto da protagonista due imprese, da calciatore con la Scozia ho battuto l'Argentina campione del mondo, da allenatore con il Bradford ho vinto contro il Liverpool, che si giocava la qualificazione in Champions, ottenendo la salvezza. Sarà dura, dobbiamo metterci tutto, con tanto cuore e con il sostegno di tutti i nostri tifosi" queste le parole di McCall alla vigilia.
Ha parlato anche il capitano Craigan: "Tanti tifosi mi hanno già immaginato a salire le scale verso il palco di Hampden per ricevere la coppa, ma non dobbiamo pensare a questo. Proprio perchè siamo meno abituati del Celtic a giocare su questi palcoscenici dobbiamo concentrarci sui 90 minuti di gioco. Sappiamo che per la società la vittoria sarebbe qualcosa di storico, nel caso avremo modo di festeggiare."
Dopo 19 partite senza reti subite il portiere Randolph sono di ottenere la ventesima proprio domani: "Il sogno di ogni giocatore è di arrivare alla finale e segnare il gol decisivo, per me è un po' difficile che si realizzi questo sogno, mi accontenterei di mantenere la mia porta inviolata."
"Tutta la città è con noi" afferma Murphy, "è emozionante vedere l'entusiasmo della gente, le bandiere fuori da case, negozi, bar, è davvero speciale. Questa settimana abbiamo ricevuto i ragazzini di alcune scuole che ci hanno lasciato tantissimi messaggi di incoraggiamente che avevano preparato con le maestre in classe. Sappiamo che sabato saranno tutti ad Hampden Park per noi, faremo del nostro meglio per avverare il loro sogno."
Maurice Ross, che nell'ultima finale di coppa disputata dal Motherwell era avversario e segnò pure un gol, è molto determinato: "Non andiamo ad Hampden come carne da macello per il Celtic, li abbiamo già battuti in questa stagione, la pressione è tutta su di loro, se non vincono la loro stagione sarà fallimentare. E' una partita secca e ce la possiamo giocare."
Keith Lasley
© Motherwell FC
Infine ha detto la sua anche il centrocampista Lasley, perno fondamentale della mediana del Motherwell: "Senza nessun dubbio è la partita più importante della mia carriera, sarà la mia prima finale. Ho incontrato Griffin, uno degli eroi del 1991, mi ha detto di godermi questa partita, ma l'unico modo per godersela al 100% è ottenere la vittoria. Le nostre famiglie, i nostri amici, tutti i nostri tifosi, saranno ad Hampden Park per sostenerci, questo ci dà una grande carica. Nelle ultime partite i risultati non sono stati entusiasmanti, ma McCall dopo una lunghissima stagione da oltre 50 partite ha giustamente fatto rifiatare gli uomini, domani saremo tutti al meglio e daremo tutto per portare a casa la coppa."

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