giovedì 26 maggio 2011

Bye Bye Sutton

John Sutton
A pochi giorni dalla sconfitta nella finale di Scottish Cup arriva la prima notizia di calciomercato relativa al Motherwell ma non è purtroppo positiva.
John Sutton, l'attaccante protagonista della seconda parte di stagione, autore di 17 gol in stagione, con il contratto in scadenza ha deciso di accettare l'offerta dell'Heart of Midlothian, sottoscrivendo un contratto triennale con la squadra della capitale.
Il giocatore originario di Norwich (27 anni lo scorso dicembre), lascia la squadra del North Lanarshire dopo tre anni, raccogliendo i frutti, soprattutto economici, dell'ultima ottima stagione.
"Abbiamo fatto la nostra migliore offerta a John" ha detto il manager McCall "ma non è stato sufficiente. Negli ultimi anni parecchi attaccanti hanno spiccato il volo verso altri lidi dopo campionati molto performanti al Motherwell. Ci dispiace perdere Sutton, ma la vita va avanti, abbiamo diverse opzioni che stiamo valutando per rimpiazzarlo al meglio."

Le dichiarazioni post-partita dei giocatori

Una lezione da non dimenticare, un'esperienza da mettere nel proprio bagaglio per raggiungere nuovamente delle finali, questo il sentimento comune dello spogliatoio del Motherwell dopo la disgraziata finale di Hampden Park contro il Celtic. L'obiettivo comune è di tornare a calcare il manto erboso dello stadio di Glasgow che ospita le fasi finali delle coppe il prima possibile, senza attendere nuovamente vent'anni per disputare un'altra finale di Scottish Cup.
Murphy e Jones a fine partita
© Motherwell FC
"Ricevere la medaglia del secondo classificato e guardare gli altri che salgono le scale del palco per ricevere la coppa è un'esperienza che non voglio ripetere, voglio tornare a Hampden Park per sollevare la coppa!" le parole del giovane Jamie Murphy. "Quest'anno siamo venuti qui spesso, sia in coppa di lega che in Scottish Cup, se quest'estate il gruppo sarà riconfermato possiamo tornarci anche nella prossima stagione."
L'alfiere del Well e dalla nazionale scozzese under 21 ha poi recriminato un po' sugli episodi del primo tempo, il tiro di Ki che si è insaccato alle spalle di Randolph e quello di Gunning respinto dalla traversa, andare all'intervallo sull'1-1 avrebbe forse cambiato il match.
Il Motherwell conclude comunque la stagione con un percorso davvero invidiabile: una bella cavalcata europea interrotta ai margini del tabellone principale dell'Europa League, la semifinaledi coppa di lega, l'accesso alla Top Six in campionato e la finale di Coppa di Scozia. Lasley, prezioso regista del centrocampo "claret and amber", parte proprio da qui: "I risultati ottenuti quest'anno dimostrano come la squadra abbia trovato un proprio equilibrio, dobbiamo ripartire da qui, tenere insieme il cuore di questro gruppo per ripetere questa stagione".
Keith, a Motherwell per oltre 10 anni, ha poi avuto parole dolci per i fans della squadra: "Entrare sul terreno di gioco e vedere 16.000 tifosi lì per noi è stato qualcosa di davvero speciale. Sono qui da tanto tempo e ormai conosco personalmente parecchi tifosi, so quanti sacrifici hanno fatto per seguirci, sono stati vicino a noi nelle gioie ma soprattutto nei momenti difficili, ho dato tutto per potergli regalare la coppa ma purtroppo non è stato così. Non posso che ringraziare tutti, anche per l'applauso che ci hanno tributato a fine partita."

lunedì 23 maggio 2011

Le parole di McCall dopo la finale

Come abitudine dopo ogni gara a tutti i tifosi del Motherwell è arrivata la mail di Stuart McCall. Il manager della squadra ha avuto modo di spiegare le scelte tattiche effettuate per la partita con il Celtic.
Il Well in stagione è sempre stato in difficoltà contro il duo Old Firm schierando il modulo 4-4-2, ma nelle due partite nelle quali ha invece dato filo da torcere all'avversario (la semifinale di Coppa di Lega contro i Rangers e la vittoria in campionato a fine febbraio contro il Celtic) lo schema utilizzato era stato un più versatile 4-3-3 con i due esterni di attacco pronti a coprire in fase difensiva.
Stuart McCall
© Motherwell FC
Da qui la scelta di McCall di schierare Hammell a centrocampo e Gunning sulla linea difensiva, vista l'indisponibilità di Maurice Ross, che alle prese con un leggero infortunio aveva potuto allenarsi con i compagni soltanto nelle ultime due giornate precedenti la finale.
"Non stavamo giocando benissimo in attacco, ma fino al gol di Ki avevamo contenuto abbastanza bene il gioco dei nostri avversari" ha scritto McCall nella sua missiva "poi sulla traversa di Gunning la dea bendata non ha guardato verso Motherwell. Abbiamo combattuto anche nel secondo tempo, abbiamo provato a mettere anche la seconda punta, ma a meno di venti minuti dalla fine una sfortunata deviazione di Craigan ha posto fine al nostro sogno".
McCall ha poi ringraziato tutti i giocatori per la splendida stagione, per il supporto che gli hanno dato nel recuperare una stagione che dopo la "fuga" di Brown sembrava davvero compromessa, e tutti i tifosi che hanno seguito con calore e sacrifico la squadra nel percorso europeo, nelle entusiasmanti cavalcate nelle due coppe e nel saliscendi di emozioni del campionato.
Stuart e la società faranno di tutto per confermare la maggior parte di questo splendido gruppo che ha ancora tanto da dare. L'appuntamento è per il 23 luglio prossimo, quando inizierà la stagione 2011-2012.

domenica 22 maggio 2011

Noi abbiamo vinto!

Abbiamo esultato per il percorso in Scottish Cup, abbiamo creduto di potercela fare, abbiamo sperato di riportare la coppa a Motherwell dopo 20 anni, abbiamo atteso con ansia il giorno della finale, abbiamo trepidato fin dal primo minuto di questa finale, abbiamo continuato a crederci dopo il gol di Ki, abbiamo imprecato alla traversa di Gunning, abbiamo divorato con gli occhi le lancette del cronometro che inesorabili si avvicinavano al 90', abbiamo capito che il sogno stava svanendo dopo l'autogol di Craigan, abbiamo continuato a cantare per i nostri splendidi ragazzi anche dopo il gol del 3-0.
Cristiano e Giuseppe
Ci ha creduto una città intera, Motherwell, che era tappezzata in "claret and amber", ci hanno creduto migliaia di tifosi con un esodo breve (l'Hampden Park di Glasgow dista una mezzora d'auto dal Fir Park di Motherwell) ma numericamente importante, ci hanno creduto tanti tifosi e simpatizzanti  sparsi per il mondo, ci abbiamo creduto - nel nostro piccolo - anche noi, al pub FourFourTwo di Milano a trepidare davanti alla tv.
E' stato bello sognare di chiudere una stagione esaltante (ultimo turno di qualificazione per il tabellone principale di Europa League, semifinale di Coppa di Lega, accesso alla Top Six e sesto posto finale in campionato) con la vittoria nella finale di Scottish Cup, ma da nessun tifoso arriverà una critica, è stato commovente vedere i giocatori in lacrime sul campo di Hampden Park a fine partita, comunque osannati dal pubblico, è stato emozionante vedere la coreografia dei tifosi ad inizio partita, è bello condividere la passione per una piccola squadra, per un calcio d'altri tempi.
Mon The Well! Grazie Ragazzi!

Scottish Cup Final: Celtic 3 - Motherwell 0

Celtic 3 (31' Ki, 75' Craigan (OG), 87' Mulgrew)

Forster, Izaguirre, Majstorovic, Brown, Samaras (68' Stokes), Wilson, Commons (81' Forrest), Ki Sung, Mulgrew, Loovens, Hooper (89' McCourt).


Motherwell 0


Randolph, Hammell (72' Jeffers), Craigan, Hateley, Humphrey, Jennings, Murphy (80' Jones), Sutton, Lasley, Hutchinson, Gunning.


Al 35' minuto sul risultato di 1-0 a favore del Celtic, Gavin Gunning esplode un poderoso tiro dalla distanza, la palla - a portiere avversario battuto - colpisce la faccia interna dalla traversa, rimbalza sul terreno di gioco e si allontana dalla porta dei biancoverdi. Questo è l'episodio che ha indirizzato la partita, conclusa poi dal Celtic con un risultato molto ampio, forse troppo per quello che si è visto sul terreno di gioco.
Il tasso tecnico delle due squadre è completamente differente, il piatto della bilancia pende dalla parte del Celtic, fin dal primo minuto il pallino del gioco è dei Celts, con il Motherwell ben disposto in difesa e pronto a ripartire in contropiede, sfruttando la velocità di Humphrey, che nonostante la pioggia battente sprinta sulla fascia destra. La squadra di Glasgow non trova sbocchi, finchè al 31° minuto il sud coreano Ki dalla distanza indovina il tiro dell'anno, sicuramente non una sua specialità. Il Motherwell non accusa il colpo, prova a far gioco, coglie quella traversa incredibile con Gunning e torna negli spogliatoi con la convinzione di poter raddrizzare la partita.
La delusione del Motherwell
© Motherwell FC
Alla ripresa delle ostilità però il Well dimostra di non aver ancora metabolizzato lo svantaggio, il Celtic fa gioco in scioltezza, seppur senza trovare il colpo del ko. Dopo un paio di salvataggi del portiere Randolph il Motherwell ritrova coraggio, si butta in avanti, ma è un possesso di palla sterile, la difesa dei biancoverdi controlla senza eccessivi patemi. McCall prova il tutto per tutto a 20 minuti dal termine togliendo Hammell per l'attaccante Jeffers, la squadra è sbilanciata e al 75' un contropiede del Celtic genera apprensione in area "claret and amber", una sfortunata deviazione di Craigan mette fuori causa Randolph: 2-0 e partita virtualmente chiusa.
Gli ultimi minuti sono accademia, il Celtic non stacca il piede dall'acceleratore e a 3 minuti dal termine Mulgrew fissa il risultato sul 3-0. I giocatori del Motherwell, molti con le lacrime agli occhi, ricevono il premio per gli sconfitti, ma sono comunque osannati dai propri tifosi nel giro di campo sotto i settori occupati dal popolo degli Steelmen.
"Sapevamo che dovevamo essere al nostro meglio e alcuni dei nostri giocatori non erano al loro meglio, ma non potevamo chiedergli di più a livello di grinta e determinazione", ha detto McCall al termine dell'incontro. "Non c'è dubbio, il Celtic era la squadra più forte sul terreno di gioco, forse un po'di fortuna sul tiro di Gunning avrebbe cambiato il gioco, ma spesso sono gli episodi a decidere le partite. Hanno trovato il gol dalla distanza con Ki, non certo la sua specialità, mentre il tiro di Gunning è rimbalzato in campo dopo aver colpito la traversa. Siamo entrati in campo contratti, ma dopo il loro gol abbiamo alzato il baricentro e abbiamo cominciato a giocare come sappiamo. A 15 minuti dalla fine il risultato era ancora aperto poi la sfortunata deviazione di Craigan ha chiuso i giochi".

sabato 21 maggio 2011

Finale Scottish Cup

Hampden Park
© Motherwell FC
Oggi è il grande giorno, non potendo essere ad Hampden Park al fianco dei nostri fratelli scozzesi, ci accontentiamo di un pub di Milano che trasmette la finale in diretta tv.

Dalle 15,30 ci trovate qui , ovviamente in divisa Motherwell: MON THE WELL!

venerdì 20 maggio 2011

Domani è il grande giorno, tutto pronto per la finale!

A Motherwell non c'è altro argomento in nessun luogo pubblico, i tifosi stanno pianificando il breve esodo verso Glasgow, al Fir Park la tensione è palpabile: domani è il grande giorno, alle 16 il Motherwell scenderà in campo per la partita dell'anno, forse del decennio, la finale di Scottish Cup!
Come è stato più volte detto dai protagonisti, e nel nostro piccolo anche su questo blog, il Well sta inseguendo un sogno, la finale è un'occasione irripetibile, forse unica, ma dopo un percorso di questo tipo e una finale che si disputerà contro una delle due grandi di Scozia, il Celtic, non ha nulla da perdere e potrà giocare con quella leggerezza necessaria per ottenere le grandi imprese.
Il Celtic ha una rosa e un potenziale sulla carta assolutamente fuori portata per gli Steelmen, ma in questa stagione i ragazzi in "claret and amber" hanno già dimostrato di poterli mettere in difficoltà, come nella vittoria per 2-0 ottenuta a fine febbraio in campionato, partita risultata poi decisiva per la qualificazione del Motherwell alla Top Six.
Stuart McCall
© Motherwell FC
"Nessun pronostico ci vede favoriti, ma spesso il calcio, lo sport in genere, riserva delle sorprese. Personalmente ho vissuto da protagonista due imprese, da calciatore con la Scozia ho battuto l'Argentina campione del mondo, da allenatore con il Bradford ho vinto contro il Liverpool, che si giocava la qualificazione in Champions, ottenendo la salvezza. Sarà dura, dobbiamo metterci tutto, con tanto cuore e con il sostegno di tutti i nostri tifosi" queste le parole di McCall alla vigilia.
Ha parlato anche il capitano Craigan: "Tanti tifosi mi hanno già immaginato a salire le scale verso il palco di Hampden per ricevere la coppa, ma non dobbiamo pensare a questo. Proprio perchè siamo meno abituati del Celtic a giocare su questi palcoscenici dobbiamo concentrarci sui 90 minuti di gioco. Sappiamo che per la società la vittoria sarebbe qualcosa di storico, nel caso avremo modo di festeggiare."
Dopo 19 partite senza reti subite il portiere Randolph sono di ottenere la ventesima proprio domani: "Il sogno di ogni giocatore è di arrivare alla finale e segnare il gol decisivo, per me è un po' difficile che si realizzi questo sogno, mi accontenterei di mantenere la mia porta inviolata."
"Tutta la città è con noi" afferma Murphy, "è emozionante vedere l'entusiasmo della gente, le bandiere fuori da case, negozi, bar, è davvero speciale. Questa settimana abbiamo ricevuto i ragazzini di alcune scuole che ci hanno lasciato tantissimi messaggi di incoraggiamente che avevano preparato con le maestre in classe. Sappiamo che sabato saranno tutti ad Hampden Park per noi, faremo del nostro meglio per avverare il loro sogno."
Maurice Ross, che nell'ultima finale di coppa disputata dal Motherwell era avversario e segnò pure un gol, è molto determinato: "Non andiamo ad Hampden come carne da macello per il Celtic, li abbiamo già battuti in questa stagione, la pressione è tutta su di loro, se non vincono la loro stagione sarà fallimentare. E' una partita secca e ce la possiamo giocare."
Keith Lasley
© Motherwell FC
Infine ha detto la sua anche il centrocampista Lasley, perno fondamentale della mediana del Motherwell: "Senza nessun dubbio è la partita più importante della mia carriera, sarà la mia prima finale. Ho incontrato Griffin, uno degli eroi del 1991, mi ha detto di godermi questa partita, ma l'unico modo per godersela al 100% è ottenere la vittoria. Le nostre famiglie, i nostri amici, tutti i nostri tifosi, saranno ad Hampden Park per sostenerci, questo ci dà una grande carica. Nelle ultime partite i risultati non sono stati entusiasmanti, ma McCall dopo una lunghissima stagione da oltre 50 partite ha giustamente fatto rifiatare gli uomini, domani saremo tutti al meglio e daremo tutto per portare a casa la coppa."

John Boyle parla ai tifosi

John Boyle
© stv.tv
Il proprietario del Motherwell, John Boyle, dopo dodici anni alla guida della società sta per passare la mano e ha deciso di parlare ai tifosi proprio alla vigilia dell'appuntamento più importante della stagione e di tutta la sua presidenza.
Boyle ha acquistato il Motherwell nel settembre 1998 e in questi dodici anni ha vissuto momenti di gloria e altri di grande difficoltà: "Vincere la finale sabato sarebbe un risultato eccezionale, un successo superiore a quello della Coppa di Scozia 1991, in finale affrontiamo una "super potenza" come il Celtic. Nel 2002 ho dovuto chiedere l'amministrazione controllata per la grave situazione finanziaria nella quale versava il club, per i motivi ben noti dei diritti televisivi, ma siamo riusciti a risollevarci anche da quella grave situazione."
Boyle ha ricordato anche quello che per lui rimane il momento più triste della sua presidenza: "Il 29 dicembre 2007 è stato per me un giorno nero, il momento più buio della mia storia con il Motherwell, la perdita di Phil O'Donnell è una ferita ancora aperta. Lui fece tanto per il Motherwell, fu un esempio per tutti e protagonista della Coppa del 91, successo che speriamo di ripetere affrontando proprio l'altra squadra di Phil."
John Boyle ha infine confermato che a Motherwell si stanno muovendo per creare una società a largo azionariato popolare, sul modello del Barcellona.

Qui trovate il messaggio video tratto dal sito ufficiale del Motherwell FC
http://www.motherwellfc.co.uk/2011/05/19/message-from-the-chairman/

mercoledì 18 maggio 2011

SPL 2010-2011: il bilancio del Motherwell

Il campionato concluso sabato scorso per il Motherwell è stato sicuramente positivo, concluso con l'accesso alla Top Six obiettivo dichiarato ad inizio stagione. Ma detta così sembra quasi una passeggiata di salute, in realtà il percorso del Well è stato difficile, ad inizio anno sembrava che le speranze di raggiungere l'agognato traguardo fossero davvero ridotte al lumicino, ma la società e la squadra hanno saputo ricompattarsi e festeggiare all'ultima giornata l'accesso al gruppo che avrebbe decretato la squadra vincitrice del campionato.
La stagione era cominciata bene, dopo il sogno europeo infrantosi all'ultimo turno di qualificazione ai gironi dell'Europa League, con una serie di ottimi risultati, la squadra guidata da Craig Brown in panchina sfruttava al meglio la vena realizzativa di Blackman, il giovane attaccante inglese di proprietà del Blackburn Rovers in prestito agli Steelmen.
Ma come regalo di Natale per il Motherwell arriva la doccia fredda, coach Brown decide di accettare l'offerta dell'Aberdeen, portando con sè anche Blackman. Nel Lanarkshire si vivono momenti difficili, la squadra viene affidata provvisoriamente all'allenatore delle giovanili Gordon Young, poi la società decide di ingaggiare Stuart McCall ex giocatore dei Rangers e con una buona esperienza come manager al Bradford.
La squadra impiega qualche settimana ad assimilare il cambio in panchina, ma lo spogliatoio non perde fiducia e si mette a completa disposizione di McCall, che trova un nuovo equilibrio alla squadra - con una difesa spesso imperforabile - basata su una spina dorsale formata dal portiere Randolph, dal difensore e capitano Craigan, dal esperto centrocampista Lasley e dall'attacante Sutton, che sotto la guida del nuovo manager trova una grande vena realizzativa.
Il Motherwell fa faville nelle coppe nazionali raggiunge la semifinale di Coppa di Lega e la finale di Scottish Cup, ma soprattutto entra in forma nel periodo decisivo del campionato e con una serie di risultati positivi (fantastico il 2-0 inflitto al Celtic al Fir Park), grazie al pareggio all'ultima giornata sul campo degli Hearts conquista l'accesso alla Top Six e grazie ai relativi entroiti anche una certa tranquillità economica per la stagione a venire.
Scarica psicologicamente e con la testa alla finale di Coppa, la squadra molla un po' nel girone finale, ma come dice McCall giocare cinque partite contro squadre che si sono state più brave nella stagione regolare non è cosa semplice, il bilancio sarà di due pareggi e tre sconfitte.

SPL - Classifica finale

Scottish Premier League 2010-2011

Classifica finale
Top Six
Rangers 93 - Campione
Celtic 92
Hearts 63
Dundee United 61
Kilmarnock 49
Motherwell 46

Relegation Group
Inverness CT 53
St Johnstone 44
Aberdeen 38
Hibernian 37
St Mirren 33
Hamilton 26 - Retrocesso in Division 1

martedì 17 maggio 2011

SPL - Celtic 4 - Motherwell 0

Celtic 4 (29' Hooper, 40' Samaras, 53' Maloney, 71' McCourt)


Forster, Izaguirre (46' Maloney), Majstorovic, Brown, Samaras (75' Juarez), Wilson, Ki Sung, Mulgrew, Loovens, Forrest (66' McCourt), Hooper. 

 Motherwell 0


Jollis, Saunders, Hammell, Hateley, Humphrey (71' McHugh), Jones, Forbes, Hutchinson (66' Page), Gunning, Jeffers (74' Casagolda), Carswell.

L'ultima partita di campionato per il Motherwell si chiude con una netta sconfitta fuori casa contro il Celtic, sconfitta più che mai annunciata, per tanti motivi: il Celtic si giocava il titolo nello sprint finale con i Rangers, il Motherwell non aveva più niente da chiedere a questo stagione e schierava una formazione ampiamente rimaneggiata ma soprattutto il Well è ormai con la testa alla finale di Scottish Cup, proprio contro il Celtic sabato prossima.
Una fase di gioco
© Motherwell FC
McCall rinuncia in partenza a Randolph, Craigan, Lasley, Jennings, Murphy e Sutton, schierando ancora tra i titolari il diciassettenne Carswell, oltre al portiere di riserva Jollis.
Il Celtic per far suo lo scudetto deve vincere sperando in un contemporaneo passo falso dei Rangers a Kilmarnock, ma dopo sette minuti la partita è già senza senso perchè dal Rugby Park arrivano notizie poco incoraggianti per i padroni di casa, i Rangers sono già sul 3-0! Quella del Celtic Park diventa così una partita d'allenamento, una passerella per il Celtic che saluto il proprio pubblico con un poker firmato da Samaras, Hooper, Maloney e McCourt.
"Non sono particolarmente arrabbiato per questa sconfitta" ha detto McCall a fine gara, "era ampiamente in preventivo, gli stimoli del Celtic erano decisamente più alti dei nostri, inoltre ho preferito dare spazio a chi è stato poco impiegato finora. I ragazzi riposeranno un paio di giorni, poi da martedì ci concentreremo sulla finale di Scottish Cup. In città l'attesa è davvero spasmodica e anche in spogliatoio comincia a sentirsi la tensione, Lennon sa per certo che il Motherwell non sarà quello di oggi, noi siamo pronti a vendere cara la pelle ad Hampden Park."

venerdì 13 maggio 2011

SPL - Motherwell 1 - Kilmarnock 1

Motherwell 1 (8' Jones)

Randolph, Saunders, Hammell (82' Gunning), Craigan, Hateley, Humphrey, Jennings, Sutton, Lasley (90' Carswell), Jones (57' Jeffers), Hutchinson.

Kilmarnock 1 (49' Willy)

Bell, Clancy, Hay, Fowler, Bryson, Silva, Eremenko, Kelly, Dayton (67' Taouil), Pascali, Willy Aubameyang (90' Gros).

McCall aveva chiesto una reazione alla squadra e la reazione c'è stata, grazie anche al ritorno ad una formazione molto vicina a quella titolare. L'apporto di Lasley a centrocampo è assolutamente fondamentale per questa squadra, la sua presenza dà sicurezza al reparto e all'intera squadra che beneficia dell'esperienza di Keith, una vera colonna per questa squadra. Il Motherwell ha cominciato con il giusto piglio la partita e passa alla prima occasione, Jones entra in area dalla sinistra e con un tiro rasoterra sorprende il portiere avversario.
Il Well crea ancora un paio di occasioni con Humprey e Jones, poi il pallino del gioco passa al Kilmarnock con Willy che impegna Randolph con un colpo di testa ed Eremenko che spara alto da buona posizione. Il Motherwell ha raddoppiato a sette minuti dall'intervallo, ma la marcatura di Jennings è stata giustamente annullata per offside.
Dopo la pausa il Kilmarnock trova il pareggio grazie ad un'intuzione di Dayton che pesca in area Willy che insacca da distanza ravvicinata. Da questo momento la partita si incanala sul copione "fine stagione", con le squadre che si accontentano di dividersi la posta in palio, diminuendo progressivamente il ritmo di gioco.
"Sarebbe piaciuto a tutti chiudere l'ultimo match in casa con una vittoria" ha detto McCall a fine partita, "ma sono comunque soddisfatto di come abbiamo affrontato una squadra di livello come il Kilmarnock. Ora ci separano undici giorni dalla partita della stagione, dalla partita che per molti dei miei ragazzi rappresenta la partita della carriera. La squadra ha cominciato la stagione lo scorso luglio con i preliminari di Europa League, dopo dieci mesi potrà coronare la stagione con una vittoria storica, per i quali tutti noi daremo tutto quello che abbiamo."

lunedì 9 maggio 2011

SPL - Dundee United 4 - Motherwell 0


Dundee Utd 4 (36', 43', 49' Daly, 88' Watson)
Perniš, Dillon, Severin, Conway, S. Robertson (63' D. Robertson), Daly (80' Shala), Gomis, Kenneth, Watson, Goodwillie, Russell (63' Bauben).


Motherwell 0


Randolph, Ross (61' Craigan), Hateley,  Humphrey (78' Jones), Jennings, Murphy, Forbes (52' Smith), Hutchinson, Gunning, Jeffers, Carswell.


Eravamo stati facili profeti nel pronosticare una partita molto blanda da parte del Well e così è stato, una sonora sconfitta per 4-0 che soddisfa la sete di vendetta del Dundee Utd. Tutto è stato chiarissimo fin dall'annuncio delle formazioni, con Hammell, Sutton e Lasley a riposo e McCall che dà spazio ai giovani Forbes e Carswell, oltre a ripresentare Ross sulla linea difensiva.
Una fase di gioco
© Motherwell FC
La partita comincia a ritmo blando, come un vero e proprio match di fine stagione, pian piano è lo Utd che prende il pallino del gioco avanzando il proprio baricentro, Randolph sventa un tiro di Gomis, ma deve capitolare al 36' su un colpo di testa di Daly dopo un calcio di punizione. La reazione del Motherwell è assolutamente inesistente, tanto che a 2 minuti dal riposo è ancora Daly che indisturbato può trafiggere l'estremo difensore irlandese dai 15 metri.
Nell'intervallo McCall prova a smuovere i suoi, ma non è proprio giornata, al 49' una distrazione di Gunning lascia Daly libero in area di rigore all'altezza del dischetto, l'attaccante del Dundee ha gioco facile e insacca il gol che gli vale l'hat-trick. Il Well del secondo tempo è tutto in due tiri senza velleità alcuna di Jones e Jeffers, anzi nel finale, sugli sviluppi di un calcio d'angolo è Watson a insaccare il quarto gol dei padroni di casa.
"Non sono assolutamente soddisfatto della prestazione della squadra" ha detto McCall dopo la gara, "sicuramente abbiamo la necessità di far riposare alcuni giocatori in vista dell'impegno di Coppa, però a prescindere da chi scende in campo bisogna tenere alta la concentrazione. Senza togliere nessun merito allo United tutti i loro quattro gol sono nati da nostre disattenzioni difensive. Ho parlato con i ragazzi dopo la partita, mercoledì abbiamo un match importante con il Kilmarnock, l'ultima apparizione al Fir Park della stagione: ottenere un risultato positivo per noi è fondamentale. Dobbiamo ritrovare la nostra compatezza difensiva, il nostro maggiore punto di forza in questa stagione, nelle ultime tre partite abbiamo incassato 12 gol, non è assolutamente accettabile."
Parole dure quelle di McCall, ma che ci sentiamo di condividere, bisogna serrare i ranghi e ricreare il clima giusto per la finale, il difficile arriva adesso.

venerdì 6 maggio 2011

SPL - 07/05/2011: Dundee United - Motherwell

Sabato settima sfida stagionale tra il Well e il Dundee Utd, in un match che non ha granchè da dire a livello di classifica. Infatti se il Motherwell ha già matematicamente abbandonato le speranze di raggiungere la qualificazione alla Europa League tramite il campionato, lo Utd mantiene una piccolissima speranza, ma servirebbe un tracollo degli Hearts e un contemporaneo tris di vittorie per realizzare questa lontana ipotesi.
Senza incombenze di classifica la partita dovrebbe essere votata allo spettacolo e magari anche ad un leggero turn-over da parte di entrambi gli allenatori, per premiare anche quegli elementi che hanno avuto meno spazio durante la stagione che volge al termine.
Il Dundee cercherà di vendicare i precedenti stagionali, infatti in campionato il bilancio è di 2 vittorie a 1 per il Motherwell, ma agli Arabs pesano soprattutto le due eliminazioni dalle coppe nazionali entrambe ad opera degli Steelmen.
Darren Randolph
© Motherwell FC
In casa Motherwell c'è da segnalare la seconda convocazione nella nazionale maggiore irlandese dell'estremo difensore Darren Randolph, per la partita di qualificazione a Euro 2012 del 4 giugno in Macedonia e per l'amichevole proprio contro l'Italia del 7 giugno. "Sono molto felice per questa nuova convocazione" ha detto Darren, "è sempre un onore essere chiamato a difendere i colori del proprio paese, a maggior ragione quando si tratta di partite così importanti." Ciliegina sulla torta di una stagione davvero notevole per Randolph, che ad oggi conta ben 19 partite concluse senza gol al passivo.
Infine procede con ottimi risultati la prevendita per i biglietti della finale di Scottish Cup, questa settimana si conclude la prelazione degli abbonati, mentre da lunedì inizierà la vendita libera.

giovedì 5 maggio 2011

Riconoscimenti per il Motherwell

La stagione 2010-2011 sta volgendo al termine e il Motherwell comincia a raccogliere i frutti di un'annata intesa, in certi momenti difficile, ma con un finale davvero entusiasmante. Martedì 3 maggio, nella serata organizzata dalla Scottish Premier League per assegnare gli oscar di questo campionato, il Motherwell è stato premiato, per la terza volta consecutiva, come miglior club nel rapporto con i media. 
Alan Burrows, Press & Media Manager del Well, è molto orgoglioso di questo riconoscimento: "Qualsiasi premio che porta a casa il Motherwell è motivo di grande soddisfazione per la nostra società, a maggior ragione se si realizza un hat-trick! Mi preme sottolineare che ogni reparto media di una squadra può essere efficiente e tempestivo solo se il manager e i giocatori sono disponibili, quindi ringrazio McCall e tutti i ragazzi che sono parte integrante di questo riconoscimento".
Il giorno successivo è stata invece la volta di Jamie Murphy, eletto miglior giocatore delle semifinali di Scottish Cup. L'alfiere del Motherwell e della nazionale scozzese under 21, ormai seguito da parecchie squadre anche in Premiership, ha ottenuto il riconoscimento per la seconda volta in stagione, dopo che aveva raccolto il maggior numero di voti nel round dei quarti di finale. "Sono davvero felice di questo premio" ha dichiarato Murphy, "soprattutto perchè è deciso direttamente dai tifosi sulla pagina facebook della Scottish Cup. Quest'anno abbiamo fatto bene in entrambe le coppe, siamo soddisfatti di quanto ottenuto finora ma stiamo inseguendo il sogno della vittoria."

lunedì 2 maggio 2011

I tifosi in coda per i biglietti della finale
© Motherwell FC
A 19 giorni dalla finale di Scottish Cup la febbre a Motherwell è già altissima, infatti oggi è iniziata la prevendita della quota di biglietti riservata al Well per la partita di Hampden Park.
Gente in coda fin dalle 7 del mattino (come potete vedere dalla foto) per non rischiare di restare senza il prezioso titolo di ingresso.
La gente di Motherwell non vuole lasciare nulla di intentanto e nemmeno vuole sfigurare contro il Celtic, che sicuramente avrà un vastissimo sostegno da parte dei proprio fans. Nonostante il largo seguito della squadra di Glasgow non dovrebbe esserci grandissima sproporzione all'interno dello stadio, infatti secondo il piano di suddivisione dei biglietti predisposto dalla federazione scozzese circa il 40% di Hampden Park dovrebbe essere colorato in "claret and amber".

SPL: Motherwell 0 -Rangers 5

Motherwell 0
Randolph, Hammell (56' Hutchinson), Ross, Craigan, Jennings, Murphy, Sutton, Lasley (77' Hateley), Jones, Gunning, Jeffers (69' McHugh)

Rangers 5 (18' Lafferty, 51' Davis, 64' Jelavic, 76' e 91' Naismith)
McGregor, Weir, Papac, Davis, Edu, Lafferty (73' Diouf), Naismith, Whittaker, Jelavic, Bougherra, Wylde (84' Kerkar)


Una fase di Motherwell-Rangers
© Motherwell FC
Quinta partita stagionale contro i Rangers, quinta sconfitta per il Motherwell e cinque pure i gol incassati da Randolph. Le fasi iniziali sono state abbastanze equilibrate con il Well che si è affacciato alcune volte nell'area avversaria e ha anche reclamato un possibile penalty per un fallo subito da Murphy proprio a cavallo della linea che delimita l'area di rigore. L'equilibrio è stato spezzato al 18' minuto quando un'incertezza di Gunning ha permesso a Lafferty di presentarsi in area di scartare Randolph e di indirizzare il pallone in fondo alla rete, agevolato anche da Hammell che nel cercare di intervenire sulla linea di porta è incespicato permettendo al pallone di entrare in porta. Gli Steelmen hanno reagito, si sono gettati all'attacco, tenendo il pallino del gioco, l'estremo dei Rangers è stato decisivo su due occasioni sventando le conclusioni di Jones e Jeffers.
Memori della reazione del Motherwell contro gli Hearts, i tifosi erano ottimisti per la seconda frazione di gioco, invece dal rientro in campo delle squadre la partita è stata a senso unico, con i Rangers padroni del match e il Well in completa balia dell'avverario. Un risultato finale davvero severo, che avrebbe potuto anche avere dimensioni più vaste.
"E' difficile commentare uno 0-5" ha detto McCall a fine partita, "si potrebbe discutere su alcune scelte arbitrali, ma diventa davvero difficile con un risultato di questo tipo. La scorsa settimana anche sotto di tre reti avevamo la convinzione di poter rientrare in partita, oggi dopo il secondo gol dei Rangers abbiamo completamente mollato, sono sinceramente imbarazzato per l'ultima mezzora di gioco della squadra."
Il manager del Well però ha poi comunque avuto parole meno forti per i suoi giocatori "Non posso però lamentarmi troppo, i ragazzi da quando sono qui sono stati assolutamente fantastici, dando sempre il massimo. Ora sono convinto che tutti potranno riprendersi, trovando i giusti stimoli, sia per la finale di coppa che per il rinnovo del contratto in vista della prossima stagione."